
Ogni anno, il 27 gennaio, si celebra la Giornata della Memoria, istituita per commemorare la Shoah, termine di derivazione ebraica usato per indicare una catastrofe.
Questa parola è diventata poi di uso comune per indicare lo sterminio degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale, come la parola Olocausto, che veniva usata per indicare un sacrificio religioso.
Quest’anno, con la pandemia in corso, non sarà possibile organizzare manifestazioni in presenza, pertanto vogliamo ricordare la Giornata della Memoria con questa poesia di Primo Levi:
Se questo è un uomo
Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
che lavora nel fango
che non conosce pace
che lotta per mezzo pane
che muore per un si o per un no.
Considerate se questa è una donna,
senza capelli e senza nome
senza più forza di ricordare
vuoti gli occhi e freddo il grembo
come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
stando in casa andando per via,
coricandovi, alzandovi.
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
la malattia vi impedisca,
i vostri nati torcano il viso da voi.
Primo Levi
Segnaliamo inoltre un’interessante raccolta di documenti sul sito di RAICULTURA.