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Le frazioni

Castelferro (Castrum ferri)

Castelferro, dal latino Castrum Ferri ( deposito d’armi ) nato probabilmente come postazione di controllo della via del sale che scorreva oltre lo Stanavasso, viene per la prima volta citato nel 1062 come possedimento di Gamondio ( oggi Castellazzo ). Dopo la fondazione di Alessandria nel 1168, ne diviene Corpo Santo, cioè suo possedimento territoriale anche se non contiguo territorialmente, seguendo pertanto nei secoli le leggi della città di Alessandria come dimostrano i catasti a partire dal 1393. Da sempre noto per la sua aria salubre, confermata dal Diploma di Carlo IV nel 1355 che lo descrive così: “ Un tal Borghetto( …omissis ) ove l’aria è molto salubre per cui i ricchissimi abitanti giungono ad una età avanzata”. Nel 1683 divenne Contea sotto Luca Pertusati con il supporto del fratello Nicolantonio, nano di corte presso il re di Spagna, come si può vedere nel quadro del Velazques “ Las meninas “ al Prado a Madrid. Tra le opere sociali di rilievo la fondazione del Monte Frumentario nel 1712 che fungeva da Monte di Pietà per aiutare i contadini e nel 1888 l’Asilo Educatorio che oggi chiameremmo scuola materna che affiancava la già preesistente scuola elementare creata nel 1860. Noto nel mondo dello sport per i suoi successi come campione di tamburello, plurivincitore di campionati italiani, è del  1992 la Supercoppa ed i tanto sospirato Scudetto.

Molto conosciuta in tutta l’area del Basso Piemonte, la famosa Sagra dei Salamini d’Asino che si tiene ogni anno nel mese di Agosto.

Edifici Religiosi:

  • Chiesa della Beata Vergine Assunta; ricostruzione nuova chiesa nel 1921.

Mantovana

Situato sulla collina. Il nome deriva dai Gonzaga di Mantova. Il centro fu fondato infatti da famiglie di contadini e guardaboschi, inviati dal Duca di Mantova a difendere i confini dello stato dalla vicina Genova. Allora tutta la zona era ricoperta da una ricca e rigogliosa vegetazione arborea denominata cerreta, definizione tuttora in uso anche se i boschi occupano un territorio inferiore rispetto al passato.
Attività agricola prevalente: Coltivazione della vigna.

Rilevante, dal punto di vista gastronomico, la Sagra del Bollito misto che ogni anno si tiene nel mese di Agosto.

Edifici religiosi e di pubblica utilità:

  • Chiesa di San Lorenzo: anno di costruzione 1766
  • Cantina Sociale

Retorto

Situato sulle rive del torrente Orba esso rappresenta il borgo più tipico e pittoresco del Comune di Predosa. Ha origini pi?iche di quelle del Capoluogo. Già nel 938 il nome è citato su certi documenti, in particolare quando Ugo di Provenza, donava la cappella di Rivotorto alla regina Berta per le sue nozze. Si pensa che un’antica strada che univa diverse località liguri costeggiando l’Orba passasse da Retorto e Predosa già per i secoli precedenti, ma va ricordato che in epoca romana passava proprio di l’antica via Emilia Scauri, nota localmente come “via della Levata” che unisce la Provinciale Ovada/Alessandria con Sezzadio/Acqui. Il piccolo borgo ebbe diversi proprietari: fu all’inizio del Monastero di San Benigno di Fruttuaria, poi dei Marchesi del Monferrato, del Vescovo di Alessandria, del Monastero di Santa Giustina di Sezzadio, del Comune di Alessandria, dei Marchesi Dal Pozzo ed infine dei Signori Bruzzo di Genova. Retorto appare oggi come piccolo centro agricolo, con un piccolo nucleo abitativo dove vivono ancora alcune famiglie.

Edifici religiosi e civili:

  • Chiesa di San Bartolomeo: Anno di costruzione 1827
  • Castello e parco

Pagine collegate

Dipende da: Territorio
Ultima modifica: 7 Novembre 2020 alle 20:34
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